L'ironia
si rivela uno degli strumenti piú adatti all'espressione del “libero pensiero”:
non impone una soluzione e favorisce il ragionamento.
G. Wilson Knight, Swift (1939)
In
genere Swift non dà l'impressione di vera ferocia. Scrive con distacco nei
confronti del soggetto, con grande agio e sovrana calma espressiva. Questo tira
in ballo la sua famosa ironia: la Modesta proposta è l'esempio piú
famoso di una tecnica pervicace. L'ironia afferma una cosa, mentre fa sí che il
lettore pensi al suo contrario; di conseguenza è il lettore stesso a formulare
nella propria mente il pensiero realmente voluto. Questo è naturalmente il
segreto della persuasione, della quale l'interrogazione retorica è la forma piú
rozza e l'ironia quella piú concentrata. Mentre chiosa certe sue situazioni
tutte di testa, con ossequiente, esagerato rispetto nei confronti dei valori
tradizionali, Swift provoca nel lettore una improvvisa rivolta contro quegli
stessi valori [...]. Paragonata ad altre forme espressive, l'ironia può
apparire poco profonda, eppure la sua natura condensa al massimo grado una
verità universale, secondo la quale può essere assai piú fattivo coinvolgere la
mente della gente e cooperare a un certo fine, piuttosto che imporglielo con la
forza.
(in J.
Swift, Una modesta proposta e altre satire, Rizzoli, Milano, 19832, pagg.
22-23)