Ogni essere umano, per poco dotato che sia, per subordinata che sia la sua posizione nella vita, ha un naturale bisogno di darsi una concezione della vita, una rappresentazione del significato della vita e dello scopo di questa. Anche colui che vive esteticamente fa così, e l’abituale espressione, che in tutti i tempi e a partire dai diversi stadi s’è udita, è la seguente: «si deve godere la vita!». Le variazioni che l’espressione subisce sono naturalmente moltissime a seconda della diversità della rappresentazione del godimento, ma in tale «si deve godere la vita» esse convengono tutte d’accordo. Ma colui che dice di voler goder la vita pone sempre una condizione che o giace al di fuori dell’individuo, o nell’individuo in modo da non essere grazie all’individuo stesso. Voglio pregarti su quest’ultimo punto di tener un po’ più fermi i termini, dal momento che son stati deliberatamente scelti.
Søren KIERKEGAARD [con lo pseudonimo di Victor Eremita, che raccoglie le carte di due personaggi fittizi], Aut-Aut [1843]