BRADWARDINE
A cura di Enrico Gori
Thomas Bradwardine (1290 circa - 26 agosto 1349) fu un arcivescovo inglese,
spesso chiamato "Il Dottore Profondo". Nacque a Hartfield nel Sussex o a
Chichester.
Fu educato al Balliol College, a Oxford, dove divenne dottore in teologia e
si guadagnò la reputazione di allievo profondo, abile matematico e teologo
capace. Successivamente si trasferì al Merton College, in una Confraternita.
Fu eletto Cancelliere Universitario e Professore di teologia.
Da Cancelliere della diocesi di Londra divenne cappellano e confessore di
Edoardo III, che assisté nelle guerre in Francia. Tornato in Inghilterra, fu
nominato prebendario di Lincoln, arcidiacono della stessa città (1347) e,
nel 1349, arcivescovo di Canterbury.
Morì di peste a Lambeth il 26 agosto 1349, quaranta giorni dopo la
consacrazione.
Nel suo Racconto del cappellano delle monache, Chaucer mette Bradwardine
allo stesso livello di Agostino. La sua vasta opera è un trattato contro
i Pelagianisti intitolato De causa Dei contra Pelagium et de virtute
causarum, edito da GHenry Savile nel 1618, nel quale trattava la teologia
matematicamente. Il Papa gli conferì perciò il titolo di "Dottore Profondo".
Scrisse anche il De geometria speculativa ; De Arithmetica
practica; De Proportionibus; De
Quadratura Circuli; e l'Ars Memorativa.
Bradwardine fu uno dei Calcolatori di Oxford, del Merton College e della
Oxford University, e studiò meccanica con John Dumbleton. I Calcolatori di
Oxford distinguevano la cinematica dalla dinamica, enfatizzando la
cinematica ed approfondendo la velocità istantanea. Dimostrarono anche il
seguente teorema: un corpo che si muove a velocità costante percorrerà un
totale di spazio ed impiegherà un totale di tempo uguali ad un corpo
accelerato la cui velocità è la metà della velocità finale del corpo
accelerato. Dimostrarono anche la legge della caduta
dei gravi molto tempo prima di Galileo.
Il matematico, fisico e storico della scienza Clifford Truesdell ha scritto:
Nel trattato De proportionibus, Bradwardine estende la teoria delle
proporzioni di Eudosso anticipando la crescita esponenziale che sarà
sviluppata da Eulero e Bernoulli, e la teoria dell'interesse composto. Per dimostrare il teorema sopra esposto, è necessario avere
il concetto di limite: ne segue che Bradwardine dovette usare argomenti del
suo tempo.
Il matematico e storico della matematica Carl O. Boyer scrive:
“Bradwardine sviluppò la teoria boeziana di doppio o triplo, o più
generalmente, quella che è poi la proporzione n-esima. […]
Le opere di Bradwardine contenevano principi fondamentali di trigonometria
presenti negli autori arabi”.
“Le fonti recentemente pubblicate ci dimostrano [...] che le principali
proprietà cinematiche del moto uniformemente accelerato, che si credevano
dovute a Galileo, furono scoperte e dimostrate dagli Scolastici del Merton
College. In principio, le qualità degli antichi Greci furono sostituite, almeno per quanto
riguarda il moto, da valori numerici che da sempre fanno parte del sapere
scientifico occidentale. L'opera si diffuse rapidamente in Francia, Italia
ed altri parti d'Europa. Quasi subito, Antonio da Casale e Nicole Oresme
riuscirono a rappresentare i risultati con grafici geometrici introducendo
il legame tra fisica e geometria che divenne uno dei pilastri del pensiero
scientifico occidentale”.