A cura di Alessandro Sangalli
Hegel
è piú pericoloso della Rivoluzione francese Utilizzando
l’ironia ed il paradosso, Bauer suggerisce la possibilità che la filosofia di Hegel
sia interpretata in modo radicalmente diverso dall’interpretazione ufficiale e
invita la filosofia a riprendere la lotta contro l’alleanza trono-altare. Secondo
Bauer la Rivoluzione francese ha decretato il rifiuto del Dio cristiano in nome
della ragione. Ma i vincitori della rivoluzione e di Napoleone non si accorsero
che il nemico da loro sconfitto era rinato in modo ancora piú pericoloso nella
filosofia di Hegel. B.
Bauer, La tromba del giudizio universale contro Hegel, ateo e anticristo. Un
ultimatum Con
Hegel l’Anticristo è venuto e si è “rivelato”. È
dovere del credente sincero indicare a tutti il Maligno, accusarlo apertamente
e veracemente, mettere in guardia tutti da lui e rendere vana la sua astuzia. Dobbiamo
soprattutto rivolgerci ai governi cristiani, e testimoniare di fronte a loro –
il credente è tenuto infatti a predicare ed a testimoniare di fronte ai re, ai príncipi
ed alle autorità – onde si accorgano infine quale pericolo mortale minaccia
l’ordine costituito e soprattutto la religione, l’unico fondamento dello Stato,
se essi non estirpano proprio le radici del male. Non c’è piú niente di fermo,
di sicuro, di stabile se “il vigoroso errore” di quella filosofia è
ulteriormente tollerato. Essi sono in grado di dedurre il finale dell’infelice
tragedia che questa filosofia è costretta a rappresentare, e di cui i suoi
seguaci sono gli attori, dal fatto che già nel momento presente ogni autorità
divina ed umana è negata, scossa e resa vacillante da questa gente; la quale se
ha cominciato col rovesciare la religione e col dare un colpo mortale alla
Chiesa, vorrà certo rovesciare anche il trono. Oh! Vi supplichiamo con lacrime
di dolore e di compassione, e con sospiri che ci sono spremuti dal pericolo che
corrono “i piccoli, che hanno fede”, permettete che vi ammoniamo: siate senza
pietà con questa banda; a voi è data la spada onde istituiate in questo mondo
un ordine gradito a Dio; pronunziate la sentenza contro questi distruttori del
santuario. Eseguite il giudizio di Dio. A voi essi sono affidati. […] È
suonata l’ora nella quale il peggiore, il piú superbo, l’ultimo nemico del
Signore sarà abbattuto. Questo nemico però è anche il piú pericoloso. I
francesi – il popolo dell’Anticristo – avevano, con scandalosa pubblicità, di
giorno pieno, in piazza, alla luce del sole, che non ha mai visto tale empietà,
e sotto gli occhi dell’Europa cristiana, negato l’esistenza del Signore
dell’eternità, assassinando l’unto di Dio ed avevano commesso un idolatrico
adulterio con la meretrice, la ragione; ma l’Europa, piena di santo zelo,
represse tali orrori e si uní in una santa alleanza per gettare in catene
l’Anticristo e per innalzare di nuovo gli eterni altari del vero Signore. Allora
venne – no! allora si chiamò, si coprí di attenzioni, si protesse, anzi, si
onorò e si stipendiò lo stesso nemico che si era sconfitto all’esterno, e ciò
nella persona di un uomo che era piú forte del popolo francese, di un uomo che
ridiede forza legale ai decreti di quella diabolica Convenzione, che dette ad
essi nuovi fondamenti, assai piú solidi, e che trovò il modo di metterli in
circolazione sotto il nome, insinuante e particolarmente attraente per la gioventú
tedesca, di filosofia. Si chiamò Hegel e se ne fece il centro dell’Università
di Berlino! Quest’uomo – ammesso che lo si possa ancora chiamare uomo – quest’uomo
corruttore, pieno di odio per tutto ciò che è divino e sacro, incominciò
quindi, protetto dallo scudo della filosofia, ad attaccare tutto ciò che gli
uomini dovrebbero considerare alto e sublime. Una schiera di discepoli si uní e
mai – in tutta la storia – si è visto un’obbedienza, una devozione, una fiducia
cieca come quella che ad Hegel fu tributata dai suoi discepoli e seguaci. Lo
seguirono dove egli li conduceva, lo seguirono nella lotta contro l’Uno. La
Sinistra hegeliana, Testi scelti da Karl
Löwith, Laterza, Bari, 1960, pagg.68, 105-106 Ragione
e religione Hegel,
con apparente innocenza, ha osservato che la Riforma ha separato il sentimento
religioso dalla filosofia (scolastica). Ciò ha favorito un confronto-scontro
fra la religione e la ragione il cui esito è scontato: la distruzione della
religione. B.
Bauer, La tromba del giudizio universale contro Hegel, ateo e anticristo. Un
ultimatum Nella
maligna e sorniona osservazione che nella Riforma il contenuto religioso si e
separato dalla filosofia (dalla Scolastica), che esso si è trasferito nella sua
purezza, per sé, nel cuore, nel sentimento, e che è diventato qualche cosa che
riguarda soltanto il cuore non si esprime che la speranza di eliminare tanto piú
facilmente la religione. Ora cioè, crede Hegel, che la religione è stata recisa
dalla ragione, dal pensiero, ormai il pensiero sarebbe emancipato, sarebbe in
libertà come il contenuto religioso ed il cuore: ed allora si potrebbe passare
ad una vera lotta tra le due parti, senza intermediari, ad una lotta sul cui
esito, la distruzione della religione, non ci sarebbero dubbi. La
Sinistra hegeliana, Testi scelti da Karl
Löwith, Laterza, Bari, 1960, pag. 161