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Et voilà, ecco a voi la documentazione del "capodanno 2005", svoltosi in quel di Spotorno. Esordisco col dire che è stato un capodanno filosofico, visto che i partecipanti erano pressoché tutti filosofi (Polemone, Sievone, Bosco, monna Fania, Toshi, lo Sciamano), con tre sole eccezioni (il Pisellosofo, la Pise e Megghy), che peraltro abbiamo cercato in tutti i modi di riportare sulla retta via della filosofia. Mancavano peraltro l'illustre Rudy e il Capitano (benchè questi abiti in Liguria). Una volta che la ciurma s'è radunata il 30/12/2005 dinanzi all'Orribil Palagio, è giunto il momento della partenza: i due veicoli utilizzati (la Yaris sciamanica e la Marea del Polemone, anche detta "La grande Proletaria") hanno veleggiato a velocità sostenute sulla Torino-Savona. Non appena giunti a Spotorno (dopo una breve quanto efficace tappa in autogrill per espletare i bisogni più urgenti e per concedersi un caffè), una parte della truppa s'è recata al supermercato a fare provvista. Successivamente sullo schermo televisivo è stato proiettato il grande film "Conan", portato dal turritissimo Polemone: da tale film è scaturita la frase che ha dominato per tutta la vacanza, "QUESTO E' BENE!". S'è anche guardato il famoso "Miglio verde", da cui è stata tratta un'altra celebre frase che abbiamo assunto come motto sagace. Dopo una cena pantagruelica anticipata da un gustoso aperitivo, è partita la musica: e che musica! Dalle tonalità ricercate del buon Toshi ai più tamarri ritmi sciamanici... ed è qui che il Pisellosofo ha dato il meglio di sè, inscenando uno spettacolare "ballo del tamarro" (scandito dagli urli inneggianti al "duce" tipici dei tamarri di periferia), a cui ha fatto seguito il "ballo rap". L'indomani, dopo che l'allegra combriccola s'è svegliata (i primi a svegliarsi, come sempre, sono stati il guardingo Polemone e lo Sciamano bombante), s'è ripreso a far festa, in attesa dell'avvento del tanto sospirato 2006... Verso l'ora di pranzo, direttamente da Giaveno, è giunto in treno sir Bosco dalle-grandi-mani, a cui è stata celermente servita una braciola di maiale e un buon bicchiere di vino. Nel frattempo s'è approssimata la grande ora e parte della comitiva s'è nuovamente recata al supermercato a fare incetta di vivande... La grande cena è stata all'insegna di lenticchie (eccellentemente preparate da Bosco e dal Pisellosofo), di formaggi (sapientemente serviti dal buon Toshi), di salsiccia (ineffabilmente allestita da Polemone re-della-salsiccia) e di mille altre leccornie. Dopo aver stappato allo scoccar della mezzanotte, l'allegra brigata è scesa in piazza a ballare tra gli anziani autoctoni: ed è qui che, ancora una volta, il Pisellosofo ha dato il meglio di sè, scatenandosi nelle danze ed entrando in mare fino alle caviglie.
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