Da quando il Coronavirus ha fatto la sua epifania, si รจ usata una formula palesemente demenziale ma non innocente: “siamo in guerra”. Perchรฉ? Se la gestione della pandemia e, in generale, la politica al tempo del Covid-19 divengono una guerra, allora a) รจ possibile limitare le libertร e i diritti, con coprifuoco e lockdown; b) chi non รจ con noi รจ, ipso facto, contro di noi, in quanto disertore o, peggio ancora, tacito alleato del nemico invisibile: non รจ possibile una posizione di neutralitร . Si considerino anche solo le inequivocabili parole pronunziate, in relazione ai medici non disposti a sottoporsi al vaccino anti-Covid, dal dottor Fabrizio Pregliasco, uno dei protagonisti della cricca dei virologi televisivi super-star: โa suo tempo i soldati venivano fucilati sul posto. Questi operatori sanitari sono una minoranza: ci sono gli eroi e ci sono i vigliacchiโ. Ne dava notizia โAdnkronosโ, in data 29 marzo 2021, con un articolo intitolato Pregliasco: โMedici no vax come imboscati in guerraโ.
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