La società livellata grazie a povertà e conformismo
“Una società gerarchica è possibile solo se si basa su povertà e ignoranza”. [G. Orwell, “1984”]
Orwell: la guerra serve a mantenere intatta la struttura della società
“Oggi i gruppi dirigenti fanno innanzitutto una guerra ai propri sottoposti, e il fine della guerra non è quello di conseguire o impedire conquiste territoriali, ma di mantenere intatta la…
Il nemico è chi affama, non chi ha fame
Il nemico non è chi HA FAME ma chi AFFAMA; chi getta nella DISPERAZIONE i popoli e non chi è DISPERATO; chi costringe gli esseri umani a fuggire, non chi…
Rousseau e l’elogio del gatto
Rousseau: «Vi piacciono i gatti?». Boswell: «No». Rousseau: «Ne ero sicuro. È un segno del carattere. In questo avete l’istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti perché…
Ecco perché il capitale odia la Costituzione italiana
Il capitale odia la Costituzione italiana anche in ragione del fatto che in essa si parla di “cittadini” e non di “consumatori”.
Non assecondare la tua epoca corrotta
“Guardati dall’assecondare, per interesse o per brama di gloria presente, il gusto corrotto del tuo tempo: sforzati di rappresentare l’ideale che sta davanti alla tua anima, e dimentica tutto il…
Heidegger e il cammino più difficile
“Da sempre il nostro rapporto con ciò che è ovvio è ottuso e confuso; perché per noi uomini il cammino che porta a ciò che è vicino è sempre il…
Populista, cioè dalla parte del popolo e non dei dominanti
Populista è, nella neolingua, chiunque difenda interessi che non siano quelli dell’ èlite dominante finanziaria.
Da non credere: Shakespeare omofobo, sessista e violento!
L’Universitá di Cambridge emetterá messaggi di avvertimento agli studenti prima delle lezioni su Shakespeare perché contenenti argomenti potenzialmente inquietanti di “violenza sessuale”. L’imbecillità non ha misura. http://www.telegraph.co.uk/education/2017/10/18/cambridge-university-students-given-trigger-warning-shakespeare/ [post-carousel id=”4776″]
Un artista, cioè un contestatore vivente
“… perché un artista è comunque, di per se stesso, una specie di contestazione vivente” (P.P. Pasolini) [post-carousel id=”4776″]