Sul “Corriere della Sera” di oggi v’è un articolo di Paolo Mieli, nel quale vengono duramente criticati (ovviamente senza diritto di replica) Giorgio Agamben, il sottoscritto, Alessandro Meluzzi e altri che, in un modo o nell’altro, hanno osato dubitare della versione ufficiale, quella del pipistrello. La versione ufficiale, lo ricordiamo, è quella che punta tutto sulla casualità: che equivale a dire “nessuna responsabilità, liberi tutti”. Bene, sarebbe bello poter dialogare con Mieli e spiegargli perché, nel rispetto della sua posizione, io ho la mia e la argomento pacatamente. Ma, mi rendo conto, ciò non è possibile. Il pensiero unico non dialoga, ma ostracizza. Non sta a sentire, ma impedisce di parlare. Non discute, ma opera per impedire ogni discussione. Sicché saluto cordialmente il dott. Mieli, che passerà alla storia accompagnato da molti aggettivi, ma non da quello di “socratico”.
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