È quantomeno curioso che gli autoproclamati “professionisti dell’informazione”, quando si tratta di dare voce ai critici dell’ordine terapeutico, non facciano mai parlare un raffinato pensatore come Giorgio Agamben, ma sempre e solo sgangherati personaggi pittoreschi, spesso in blusa arancione. Del resto, se fosse Giorgio Agamben a essere interpellato, smonterebbe con rigore sillogistico una dietro l’altra le basi del nuovo Leviatano terapeutico.
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