Viviamo ancora nell'”età dei diritti” di cui parlava Bobbio?
Il filosofo Norberto Bobbio pubblicò nel 1990 un importante testo intitolato “L’età dei diritti”. La sua tesi era ragionevole: dopo gli orrori delle due guerre mondiali, la nostra pare essere l’età dei diritti al plurale. Ma è davvero ancora così? La storia successiva sembra essersi impegnata per confutare la tesi di Bobbio. L’ordine neoliberale ha compresso sempre più i diritti sociali e del lavoro. E, come se non bastasse, ha anche principiato a comprimere i diritti individuali in nome delle emergenze continue. Quelli che oggi celebriamo come diritti civili, per parte loro, sono in verità inquadrabili come capricci di consumo individualistico per ceti abbienti. Infine, grazie alla privatizzazione neoliberale, quelli che erano diritti di tutti i cittadini – come la scuola o la sanità – divengono merci, astrattamente per tutti e concretamente per chi può economicamente permettersele.