Hegel resta il punto più alto dell’autocoscienza filosofica occidentale. La sua incommensurabile grandezza sta nell’aver compreso la relazione tra verità e temporalità, la contraddizione come fondamento del reale, l’importanza imprescindibile degli enti etici e comunitari, la ragione dialettica come più alta rispetto all’intelletto astratto, la verità come prerogativa della filosofia, della religione e dell’arte. Hegel è il fondamento più alto del pensiero rivoluzionario e socialista, l’autore più inassimilabile – decisamente anche più di Marx – rispetto all’ordine del capitalismo globale contemporaneo. Fare filosofia oggi significa ripartire da Hegel. Contro i neokantiani, che dicevano “occorre tornare a Kant”, dobbiamo avere il coraggio di dire “occorre tornare a Hegel”.
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