È “Ancora Italia” un movimento populista? Sì, se per “populismo” intendiamo ciò che ha sostenuto nei suoi studi Ernesto Laclau. Questi intende il populismo contemporaneo come una variante del socialismo democratico al tempo della globalizzazione verticistica. In estrema sintesi, il populismo diventa l’unificazione di tutte le istanze nazionali-popolari dei ceti medi e delle classi lavoratrici che si oppongono alle asimmetrie e alla marcia nichilista della globalizzazione neoliberale. Il populismo dunque non come antipolitica o come istanza regressiva, ma al contrario come richiesta di maggiore politica democratica e come istanza emancipativa del basso, degli sconfitti della globalizzazione, di tutti quelli che sono considerati indesiderati da parte dei gruppi dominanti. In questa accezione precisa e contestualizzata, come forza democratica e socialista del basso contro l’alto, dei lavoratori contro gli sfruttatori, di chi concepisce la sovranità nazionale come fondamento delle politiche democratiche e di chi difende una cultura e un’identità contro gli sradicatori nichilisti, “Ancora Italia” rivendica il proprio populismo. E aspira a essere la forza propulsiva di unificazione di tutti i gruppi populisti che accettino la piattaforma del socialismo democratico e della protezione delle culture e delle identità.

Diego Fusaro

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