“Se gli uomini potessero scegliere ogni cosa da soli, per prima cosa vorrei il ritorno del padre” (Odissea, XVI)
In questa sezione, trovate il mio commento libro per libro all'”Odissea”. Cliccando su ciascuno dei 24 libri, potrete sentire il commento audio. Buon ascolto! E che il viaggio abbia inizio!
×
LIBRO 1
–
×
LIBRO 2
×
LIBRO 3
×
LIBRO 4
×
LIBRO 5
×
LIBRO 6
×
LIBRO 7
×
LIBRO 8
×
LIBRO 9
×
LIBRO 10
×
LIBRO 11
×
LIBRO 12
×
LIBRO 13
×
LIBRO 14
×
LIBRO 15
×
LIBRO 16
×
LIBRO 17
×
LIBRO 18
×
LIBRO 19
×
LIBRO 20
×
LIBRO 21
×
LIBRO 22
×
LIBRO 23
×
LIBRO 24
Io sono Odisseo figlio di Laerte: ben noto a tutti gli uomini / per la mia astuzia, la mia fama giunge sino al cielo. / La mia patria è Itaca, facile a scorgersi; c’è un bel monte / che spicca, ricco di foreste: il Nerito; intorno / ci sono molte isole, vicinissime tra di loro: / Dulichio, Same e Zacinto boscosa. / Itaca appare bassa sul mare ed è la più lontana di tutte, / 25 sta verso occidente: le altre sono esposte vero l’aurora o il sole. / È una terra aspra, ma è buona nutrice di giovani: / io non credo che potrò mai vederne una più dolce. (“Odissea”, IX)
Citazioni
"Il punto di vista trascendentale è quello che si coglie nella realtà del nostro pensiero quando il pensiero si consideri non come atto compiuto, ma, per cosí dire, quasi atto in atto: atto, che non si può assolutamente trascendere, perché esso è la nostra stessa soggettività, cioè noi stessi; atto, che non si può mai e in nessun modo oggettivare. Il punto di vista nuovo, infatti, a cui conviene collocarsi, è questo dell'attualità dell'Io, per cui non è possibile mai che si concepisca l'Io come oggetto di se medesimo".
(G. Gentile, "Teoria generale dello Spirito come atto puro")