Poiché è sempre alquanto sgradevole precisare “ve l’avevo detto”, non lo farò. Tuttavia, ribadisco un concetto detto fin dal 2022 e poi ribadito ancora qui, nel maggio 2023: l’ho peraltro ampiamente trattato nel mio libro “Golpe globale”. L’infame tessera verde difficilmente se ne andrà, dacché sembra rispondere ai nuovi criteri di controllo del capitalismo della sorveglianza: tracciamento costante dei sudditi e dispositivo della “libertà autorizzata”, secondo il modello “sei libero di fare x, y e z” se esibisci la tessera e questa è in regola. Superfluo precisare che, come ricordava Agamben, una libertà autorizzata non è libertà. L’Italia oggi non aderisce. Domani chissà.

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