“Prepariamoci alla guerra”: queste le parole pronunciate nei giorni scorsi dal presidente gallico Emmanuel Macron, prodotto in vitro dei Rothschild ed emblema del rapporto incestuoso tra finanza e politica al tempo del turbocapitalismo sradicato e sradicante. Come è noto, lo stesso Macron aveva proposto nelle settimane scorse di inviare truppe europee in Ucraina. La follia domina in Europa. E Guernica di Picasso continua a essere l’immagine perfetta dell’atrocità ovunque imperante. Ci vogliono portare in guerra. Peraltro contro uno Stato – la Russia – che non ha mai fatto alcunché contro l’Europa. Anzi, a voler essere rigorosi nella memoria storica, è stata semmai l’Europa più volte ad aggredire la Russia, peraltro con esiti infausti. Tra l’altro, la Russia ha liberato a suo tempo l’Europa dal nazismo. Con buona pace della grottesca narrazione hollywoodiana, che celebra i soli americani come liberatori, giova ricordare che in termini di vite umane è stata soprattutto la Russia a spendersi per liberare l’Europa dall’infamia del nazismo. Qui non vale però il nesso di “eterna riconoscenza” che invece ci impongono verso gli USA, ovviamente. Anzi, la narrativa fumettistica e manicomiale dominante presenta oggi la Russia di Putin come il nuovo nazismo, celebrando invece il battaglione Azov e lo stesso guitto dei guitti Zelensky come paladini della democrazia e dei diritti. Ormai da settimane sembra che la narrativa ufficiale spinga verso la guerra, cercando di giustificare una sorta di guerra preventiva contro una Russia presentata come desiderosa di invadere l’Europa. Washington addirittura fatto sapere che se l’Ucraina dovesse perdere allora la guerra con la Russia sarebbe inevitabile. Non è chiaro perché, ovviamente: infatti l’Ucraina non è né nella nato né nell’Unione Europea, dunque non si capisce per quali ragioni la Nato dovrebbe guerreggiare con la Russia se l’Ucraina dovesse perdere. Non dovremmo davvero stupirci se l’occidente a trazione atlantista entrasse realmente in guerra con la Russia: la quarta guerra mondiale che stiamo vivendo e che viene dopo la terza, cioè la guerra fredda, si caratterizza per la colonizzazione del mondo intero da parte della civiltà del dollaro. Russia e Cina sembrano essere sotto ogni profilo i due prossimi obiettivi di questo processo imperialistico celebrato ideologicamente come espansione della democrazia e dei diritti.

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Di admin