Sono anni che chi contesta l’ordine dominante imperialistico, terapeutico e turbocapitalistico viene censurato da mane a sera e, di più, gli viene resa la vita impossibile con infami tessere verdi, liste di proscrizione putiniste e chi più ne ha, più ne metta. E adesso i candidi aedi del pensiero unico, i patrizi dissidenti di Cortina d’Ampezzo, si accorgono che c’è la censura perché è stato bloccato il discorsetto fanciullesco e radical chic dello scrittore Scurati, quello che sventola la bandierina cool dell’antifascismo in assenza di fascismo e poi dalle colonne carbonare e clandestine del “Corriere della Sera” implorava Mario Draghi di rimanere al comando. Vi sarebbe da ridere, se non vi fosse da piangere.
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