“Patriottismo? Sì, ma bisogna distinguere. C’è il patriottismo di chi si rivolge all’esterno; ai nemici contro i quali la patria si deve difendere, agli oppressori dai quali si deve liberare. Ma questo patriottismo ne suppone un altro, che è la sorgente del primo: che è l’amor della patria, sentita come la nostra patria, quella patria che esiste infatti perché e in quanto noi la sentiamo, e noi la evochiamo alla vita e la facciamo esistere nel nostro cuore. E la sentiamo, amandola come il meglio di noi stessi, la parte essenziale dell’esser nostro, mancando la quale cessa il pregio e la ragione del nostro vivere. Quell’amor di patria, che non consente neppure contrapposizione o paragone tra la patria nostra e l’altrui, perché di questa patria, come della madre, ce n’è una sola”.

(G. Gentile, “Studi su Dante”)

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