La vita e la ricerca di Cartesio sono stati influenzati da un evento tragico, che ha segnato per sempre la vita del filosofo. Nel 1635, nacque a Deventer, in Olanda, Francine, figlia del filosofo e di Helena Jans Van der Strom. Francine è la sola figlia nota di Cartesio. La nascita della figlia avrebbe influenzato Cartesio, spingendolo a concentrare le sue ricerche sulla biologia, sulla fisica dei corpi e sull’anatomia. L’anno successivo alla nascita della figlia Cartesio pubblica la sua opera più famosa, il “Discorso sul metodo”, prefazione di tre saggi scientifici,  “La diottrica”, “Le meteore” e “La geometria”.  Al cuore della teoria di Cartesio, vi è la divisione tra “res extensa”, la parte corporea e materiale degli esseri viventi, e la “res cogitans”, propria solo all’uomo. Per questo, per Cartesio, gli animali, essendo privi di anima, erano simili alle macchine: puri ingranaggi in moto. La morte di Francine, colpita dalla scarlattina all’età di 5 anni, lasciò i genitori in preda alla disperazione.  Secondo Adrien Baillet, suo appassionato biografo, Cartesio “pianse per lei con una tenerezza che gli fece sentire che la vera filosofia non soffoca il naturale. Ha protestato che lei gli aveva lasciato con la sua morte il più grande rimpianto che avesse mai provato in vita sua”. Sul lutto di Cartesio per la morte della figlia circola una leggenda, probabilmente inventata dai nemici del filosofo per screditarlo. Si narra che Cartesio si fosse fatto costruire una statua meccanizzata a grandezza naturale che riproducesse con grande fedeltà l’aspetto di Francine.
Il filosofo, inconsolabile, avrebbe voluto dotare questa sorta di “bambola meccanica” di ingranaggi e meccanismi tali da renderle possibile muoversi. Cartesio avrebbe portato con sé questa “reliquia” della figlia per il resto dei suoi giorni in ogni suo spostamento. Rinata e resa immortale come macchina, Francine sarebbe stata ancora “viva”, vicina al padre; grazie alle scoperte della scienza, Cartesio avrebbe cullato l’illusione di sconfiggere la morte, evitando il tragico dolore del lutto per la perdita della figlioletta.

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