Quella che alcuni anni fa veniva chiamata l’onda populista non si è affatto estinta: è soltanto stata pro tempore incanalata e addomesticata negli orrendi partiti della destra bluette che hanno trionfato alle elezioni europee. La destra figura oggi come l’analogo della sinistra, sotto diversa sembianze cromatica (dal fucsia al bluette): neoliberismo e atlantismo sono le sue basi ideologiche. Non è arduo prevedere come presto questo nocivo incantesimo si spezzerà e le masse ilotizzate capiranno quel che realmente è la destra, ossia la sua reale identità con la sinistra. Solo a quel punto sarà possibile, auspicabilmente, la genesi di un autentico soggetto rivoluzionario, latore del progetto di emancipazione del basso contro l’alto; progetto che dovrà fondarsi sul rovesciamento del neoliberismo in nome del socialismo e dell’imperialismo atlantista in nome dell’internazionalismo degli stati sovrani democratici. Ciò presupporrà il definitivo abbandono del proditorio cleavage di destra e sinistra. Mentre il vecchio sta morendo e il nuovo fatica a nascere, occorre lavorare culturalmente per preparare le condizioni di una nuova egemonia.

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Di admin