Libri




“Quanto più ci innalziamo in volo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare” (F. Nietzsche, “Aurora”)

Qui trovate segnalati i principali libri di Diego Fusaro.

Come sempre, i vostri pareri e i vostri giudizi sono graditissimi. Grazie. 

Buona lettura!

“L’orizzonte in movimento. Modernità e futuro in Reinhart Koselleck”, Il Mulino, 2012

In forza della sua costitutiva pluridisciplinarità, la riflessione di Reinhart Koselleck (1923-2006) costituisce oggi un importante punto di riferimento per studiosi che, provenienti da esperienze culturali molto eterogenee, trovano nella pratica della “storia dei concetti” (“Begriffsgeschichte”) un fecondo metodo d’indagine e di confronto. Il presente lavoro costituisce la prima monografia – nel panorama sia italiano, sia internazionale – specificamente dedicata alla ricostruzione e all’analisi di pensiero di Koselleck, alla sua genesi e ai rapporti intrattenuti con l’ermeneutica gadameriana, la “teoria del politico” schmittiana, l’ontologia heideggeriana, il “teorema della secolarizzazione” löwithiano e la “Verfassungsgeschichte”. A giusta distanza dalla tradizionale “history of ideas”, l’opera koselleckiana tematizza la concettualità nella sua funzione politico-sociale, facendo convergere il fuoco prospettico della sua analisi sulla “zona di scambio” tra i processi sociali alimentati e tenuti in tensione dal vocabolario moderno e il modo in cui quest’ultimo va modellandosi sul terreno concreto dei conflitti, dei compromessi e degli equilibri dinamici dell’azione e del pensiero politico. Koselleck adombra come in quella “soglia epocale” (“Sattelzeit”) racchiusa tra i due estremi del 1750 e del 1850 la costellazione dei concetti fondamentali della storia e della politica sia andata incontro a una profonda risemantizzazione.




Filosofia e speranza. Ernst Bloch e Karl Löwith interpreti di Marx

Uno dei maggiori problemi irrisolti che Karl Marx ha lasciato in eredità ai suoi interpreti riguarda la legittimità della speranza in sede pratica e teoretica, tanto nella cornice del suo pensiero quanto nel più ampio orizzonte della filosofia. L’intera opera marxiana sembra enigmaticamente in bilico tra le opposte dimensioni della scienza e della speranza. La linea interpretativa adottata da Ernst Bloch e da Karl Löwith scorge in Marx il filosofo della speranza più che della scienza, riconoscendo nella sua riflessione un’ineludibile tensione utopica rispetto alla quale la scienza sarebbe un fenomeno secondario e funzionale.


L’Europe et le capitalisme. Pour rouvrir le futur

L’Union Européenne telle que nous la connaissons aujourd’hui est trop souvent présentée comme la réalisation parfaite de l’idée d’une Europe des peuples et de la liberté. Cet essai renverse cette perspective. Triomphe d’un capitalisme désormais absolu, la création de l’Union Européenne a pu révoquer l’hégémonie du politique. C’est ainsi que pour rouvrir le futur, défendre les peuples et le travail, il faut partir d’une critique radicale de l’Europe de l’euro et de la finance.
La critique de Diego Fusaro, jeune et brillant philosophe italien, auteur déjà d’une dizaine d’essais qui ont contribué à alimenter le débat en Italie pendant ces dernières années de crise financière, franchit enfin la frontière européenne. Ce nouveau livre de Fusaro sortira en même temps en français, italien et Anglais.




Fichte e l’anarchia del commercio. Genesi e sviluppo di «Stato commerciale chiuso»

Il presente studio monografico affronta il problema della genesi e dello sviluppo del concetto di “Stato chiuso dal punto di vista commerciale” nella riflessione di Johann Gottlieb Fichte. Prendendo in esame la non esigua bibliografia sul tema e le più recenti acquisizioni della Fichte-Forschung, il saggio cerca di mostrare come sia possibile rintracciare, nel percorso teorico fichtiano, una correlazione essenziale tra il fondamento della dottrina della scienza come “sistema della libertà” e la teoria dello Stato chiuso commercialmente così come viene sviluppata da Fichte a partire dal 1800. La “chiusura commerciale” appare a Fichte, nella specifica congiuntura storica in cui si trova a operare, la sola via per reagire all'”anarchia commerciale” e, dunque, per rendere praticabile la dottrina della scienza come inesausto sforzo di razionalizzazione dell’esistente.

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