E adesso il guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, vola negli Stati Uniti d’America. Lo fa per incontrare l’uscente presidente arcobalenico Joe Biden e per mostrargli quello che già da tempo ha definito il proprio “piano segreto” per sconfiggere la Russia di Putin. Non sappiamo naturalmente in cosa consista esattamente il piano segreto proposto dal guitto di Kiev. Ma ci sembra già decisamente curioso che sia lui a proporre qualcosa a Washington, poiché sospettiamo da tempo che in realtà il guitto si limiti a recitare la parte della marionetta agitata da Washington, eseguendo tutti gli ordini che provengono dal Pentagono. In effetti, l’attore Nato è di casa a Washington. E già che c’è potrebbe fare anche una capatina a Hollywood, date le sue straordinarie doti di attore. Non ci stanchiamo di sottolinearlo ormai da anni: il guitto non sta lottando per difendere l’Ucraina e la sua indipendenza, ma al contrario le sta sacrificando sull’altare dell’imperialismo della NATO e dell’occidente, anzi dell’uccidente liberal-atlantista. Perché questa, non lo diremo mai abbastanza, non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, essendo invece il conflitto scatenato dalla civiltà dell’hamburger contro la Russia di Putin, colpevole di non piegarsi all’ordine mondiale a stelle e strisce. L’Ucraina si limita a recitare la parte di instrumentum belli agitato dal Pentagono contro la Russia. E non ci stupiremmo neppure se presto o tardi una sorte analoga toccasse a Taiwan, artatamente utilizzata da Washington contro la Cina, anch’essa colpevole di non genuflettersi a Washington e alla sua libido dominandi.
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