Leggo su “Ansa.it” che l’arcobalenico e vegliardo presidente (ancora per poco, Deo gratias) della civiltà dell’hamburger, Joe Biden, ha approvato la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina: dunque, il guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, potrà ora usare le mine antiuomo contro i soldati russi. Come si sa, però, le mine antiuomo hanno la non trascurabile prerogativa, tra le altre, di non fare distinzione tra militari e civili e, dunque, assai spesso di far saltare in aria anche donne, bambini e anziani della popolazione comune. Premesso che le armi sono tutte un’offesa alla ragione e alla dignità umana, nessuna più delle mine antiuomo rispecchia tale essenza. Forse i professionisti dell’informazione ci spiegheranno con zelo che quelle fornite da Washington sono mine antiuomo di colore arcobaleno, democratiche e umanitarie, con scopo soltanto difensivo. Ormai non ce ne stupiremmo, dato il livello iperbolico della propaganda dell’occidente, anzi dell’uccidente liberal-atlantista, oscena macchina da guerra che distrugge tutto, compreso se stesso. Nei testi sacri, si narra che il diavolo, prima della sua caduta, compie le peggiori malefatte. E lo stesso potrebbe ragionevolmente dirsi per l’arcobalenico e vegliardo presidente Biden: che ora, con questa decisione infame, firma un crimine di non poco conto. Un crimine di non poco conto, ma poi anche l’ennesima provocazione contro la Russia di Putin, secondo uno stile – pessimo e aberrante – che ha caratterizzato l’amministrazione Biden in ogni istante. Ancora poco tempo addietro, come senz’altro non avrete dimenticato, Biden ha autorizzato l’Ucraina a usare missili a lungo raggio contro la Russia. Insomma, non v’è più alcun dubbio, posto che mai ve ne sia stato: questa non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, essendo invece il conflitto che la Nato e l’impero del dollaro stanno spietatamente conducendo contro la Russia di Putin, rea di non genuflettersi al nuovo ordine mondiale a stelle e strisce.
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