Libri di Diego Fusaro
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“La riscoperta delle foibe sessant’anni dopo fa il pari con il revisionismo antipartigiano e con l’anti-antifascismo in voga nell’Italia berlusconiana. Difficile dire in che misura rappresentano un passo indietro nel modo di far politica, di fare cultura, di fare democrazia.
Le foibe…fanno parte di un dramma storico di cui l’ultimo responsabile è stato il fascismo, dramma che la Repubblica democratica, i partiti democratici compreso il comunista dovettero accollarsi come tristissima eredità. […] Occupata l’Istria alla fine della Prima guerra mondiale, si passò con il fascismo alla repressione e all’asservimento della minoranza slovena, un misto di stupidità e di violenza irragionevoli: chiuse le scuole slovene, proibita la lingua, perseguitati i resistenti. Fino alla invasione della Seconda guerra mondiale, alla creazione di lager in cui furono rinchiuse migliaia di persone, donne e bambini compresi, e a rastrellamenti feroci come quelli tedeschi […] Sicuramente in quella resa dei conti pagarono anche italiani di nulla colpevoli, di certo, le ragioni di inimicizia fra i due popoli risalivano al passato, e anche alla lotta di classe fra italiani della costa ricchi e colti e slavi dell’interno contadini e arretrati […] Ma che la destra italiana oggi ne parli come di una colpa dell’antifascismo, che accusi il comunista Togliatti di tradimento e il democristiano De Gasperi di pavido silenzio, se non è costume fascista è qualcosa che gli assomiglia parecchio […] Ha ragione Cossutta a rimproverare i suoi ex compagni di partito di revisionismo sbrigativo e opportunista […] I moderati della Casa delle libertà si indignano se qualcuno parla di fascistizzazione del paese. E allora chiamiamola in altro modo, chiamiamola trionfo della propaganda più soffocante, delle più rozze persuasioni subliminali, del sonno della ragione in cui stiamo affondando”.
Giorgio Bocca – 2004