Socrate

La situazione bellica sul fronte ucraino sembra di giorno in giorno peggiorare per quel che riguarda l’Unione Europea, la quale insiste per portare avanti questa sciagurata guerra. Washington e Mosca si stanno accordando per porre fine al conflitto, in ragione del fatto che Donald Trump ha capito di non poter sconfiggere la Russia di Putin. E l’Unione Europea continua stoltamente a perorare le ragioni irragionevoli della guerra, proponendo il riarmo dell’Europa e addirittura sostenendo – parola di Ursula von der Leyen – l’esigenza di trasformare il risparmio privato in investimenti necessari. Per parte sua, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano ed esponente della destra bluette neoliberale e atlantista, ha nei giorni scorsi proposto di attivare in relazione all’Ucraina l’articolo 5 della NATO. Detto articolo prevede che se un Paese membro del Patto Atlantico viene aggredito, tutti gli altri debbono considerarsi egualmente aggrediti e intervenire in sua difesa. Si tratta di una proposta surreale, soprattutto se si considera che, allo stato dell’arte, l’Ucraina del guitto di Kiev, l’attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, non fa parte della NATO. Come si può dunque attuare l’articolo 5 se l’Ucraina non è parte della NATO? Come se non bastasse, il partito di Giorgia Meloni ha nei giorni scorsi votato a favore del folle programma della von der Leyen, vestale del neoliberismo finanziario europeo; programma noto come rearm Europe e volto a riarmare poderosamente l’Europa, naturalmente con i nostri soldi. Anche Romano Prodi, che fu tra gli artefici dell’ingresso dell’Italia nell’Unione Europea, ha recentemente sostenuto l’esigenza del riarmo dell’Europa: lui che ci aveva a suo tempo garantito che grazie all’Unione Europea e all’euro avremmo lavorato un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più! Adesso probabilmente ci garantirà che grazie all’Unione Europea combatteremo in guerra un giorno in meno come se avessimo combattuto un giorno in più! La situazione appare ogni giorno più tragica per quel che riguarda la nostra Unione Europea: resta da capire se essa si stia comportando in un modo tanto assurdo per essere in qualche modo calcolata e presa in considerazione per le trattative di pace o se, invece, voglia a tutti i costi entrare in guerra con la Russia provocandola in tutti i modi possibili.

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