Così scrive Valerio Massimo: “Marco Plauzio, per ordine del senato, riportando in Asia la flotta degli alleati, approdò a Taranto e qui la moglie Orestilla, che aveva navigato con il marito e era malata, morì. Allora Plauzio fece il funerale alla moglie, pose Orestilla sul rogo e la preparò per incendiare il corpo. Ma prima che i servi servissero gli ordini dell’uomo, Plauzio si lanciò ai piedi del cadavere e con la spada si trafisse per il fato della moglie. Infine gli amici di Plauzio unirono i corpi dei coniugi e cremarono in un solo rogo i due corpi. Anche ora a Taranto si vede il sepolcro di Plauzio e Orestilla e il loro amore è considerato un esempio di mirabile fede e costanza”.













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