La mondializzazione capitalistica si presenta, a ben vedere, come americano-centrica essenzialmente per due ragioni: in primo luogo, perché universalizza la subcultura americana del consumo nichilista e della frammentazione individualistica legata al progetto cool e trendy del liberal-libertinismo edonista, il nuovo totalitarismo glamour e permissivo. In secondo luogo, la globalizzazione è americano-centrica perché trova nella potenza militare a stelle e strisce il proprio vettore di espansione ovunque incontri resistenze.
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