Socrate




Or ora il bardo cosmopolita, con lucida boccia riflettente, sta sermoneggiando dagli spazi sontuosi del fastoso attico di Nuova York, protetto dalla guardinga scorta dei nerboruti. Lamenta che un carico prezioso di migranti deportati dall’Africa è stato sequestrato. Ovviamente sulla deportazione in sé nulla ha da eccepire, il sommo vate del cosmomercatismo glamour. Anch’egli pare sia sequestrato, in su lo sontuoso attico, con la soave compagnia delle titillevoli aragoste, rubiconde come le rosse magliette di finissima seta (cucite da umani giammai pagati) calzate per le proteste politicamente corrette a beneficio dei padroni del turbocapitale. I porti debbono essere aperti, ma giammai vi passi per la mente di chiedere di aprire lo sontuoso attico o lo fastoso panfilo di San Torpè.

 


 

Citazioni

“Quanto alle cose che non dipendono in alcun modo da noi, per quanto buone possano essere, non dobbiamo mai desiderarle con passione: non solo perché possono non realizzarsi, rattristandoci perciò tanto più, quanto maggiormente le abbiamo desiderate; ma soprattutto perché, occupando il nostro pensiero, ci distolgono dal portare il nostro affetto ad altre cose, la cui acquisizione dipende da noi” (R. Descartes, “Le passioni dell’anima”)



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