Quello che manca completamente nella filosofia di Cartesio è la dimostrazione dell’esistenza dell’altro come cogito analogo al mio. Nelle “Meditazioni metafisiche”, Cartesio dice che vedo per strada cappelli e mantelli passare e nulla mi garantisce che sotto ci siano esseri umani come me e non invece automi. Per quel che ne so, non si trova in nessun luogo della sua produzione una dimostrazione cogente dell’esistenza dell’altro come soggetto analogo a me. L’ego cartesiano, d’altro canto, sembra mancare non solo di storicità e di vita vissuta, ma anche di relazione interpersonale. Si tratta, come noto, del soggetto perfetto per il nuovo modo della produzione capitalistica in statu nascendi, concepito come io calcolante che si rapporta al mondo come oggettività materiale e misurabile. Tra l’altro, Cartesio dice che possiamo distinguere un essere umano da un automa per il fatto che solo l’essere umano è dotato di linguaggio e sa rispondere in infiniti modi ai contesti con il proprio agire. Ora, non è difficile immaginare come questa caratterizzazione risulti quanto meno problematica nel tempo della tecnica e dell’intelligenza artificiale.

(Visualizzazioni 21 > oggi 1)

Di admin