Il caso Assange se non altro mette a nudo l’ipocrisia sfacciata dell’Occidente liberal-nichilista. Esso, che fa sempre vanto di sé come civiltà del rispetto e della tolleranza, dell’apertura e del dialogo, condanna poi senza pietà chiunque realmente dissenta: tale è il caso di Assange, colpevole di aver smascherato l’ipocrisia e la falsità dell’Occidente a trazione atlantista. Prima di ripetere il logoro ritornello “vedete come trattano giornalisti e intellettuali in Cina e in Russia!”, pensate al caso Assange: l’Occidente atlantista non è meglio di quelle realtà, semplicemente è più ipocrita. La civiltà dello spettacolo occidentale accetta e valorizza il dissenso, solo se è un dissenso pilotato e già da sempre organico alla tenuta del sistema. Ove si dia un dissenso autentico, in grado di smascherare la falsità del sistema, ecco che l’Occidente dell’arcobaleno non esita a violare ogni possibile diritto umano, come è suffragato dal caso di Assange.

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