Italia Unita in Piazza Cordusio con Diego Fusaro per dire No al Colonialismo
Domani Italia Unita sarà in Piazza Cordusio a Milano a partire dalle ore sedici insieme al celebre ideologo di Ancora Italia, con la partecipazione anche di Ignis, il movimento fondato da Luciano Tovaglieri.
Il leader di Italia Unita in una dichiarazione ha reso note le motivazioni della protesta con lo slogan “Combatti il Colonialismo, difendi la sovranità”
Nel dettaglio: “Se non ti occupi della geopolitica, la geopolitica si occuperà di te.
Questo è uno dei motivi per il quale la nostra azione politica ha sempre posto la sua centralità non solo, ovviamente, sulla quotidianità dei problemi degli italiani, ma anche sui risvolti di politica internazionale ed estera che sono parte integrante della causa di questi problemi.
Per questa ragione il 17 di Febbraio a Milano torneremo in piazza per attirare l’attenzione su un problema per noi fondamentale: il neocolonialismo intrapreso da Francia, Inghilterra e Stati Uniti.
La lotta al neocolonialismo francese e al franco africano è stata per anni parte integrante del programma di FDI e delle dichiarazioni dell’ ora primo ministro Giorgia Meloni, prima di lei anche il M5S e Luigi Di Maio ne avevano parlato.
Ora tutto, al pari delle altre promesse, è rimasto lettera morta. Non per noi.
Il colonialismo e la destabilizzazione dei paesi africani non solo viola i diritti umani ed il diritto internazionale, ma è una concausa dei problemi che attanagliano la nostra economia e la nostra società qui in Italia.
Un’Africa non prospera e destabilizzata causa un’ immigrazione incontrollata ed ingovernabile che porta criminalità e degrado nelle nostre periferia, un numero crescente di poveri provenienti dai paesi arabi e subsahariani contribuisce all’ abbassamento dei salari e al lavoro irregolare, favorendo fenomeni terribili quali lo sfruttamento e il capolarato.
In ultimo le aziende francesi, inglesi e americani potendo adoperare materie prime e manodopera a basso costo tramite il neocolonialismo intraprendono de facto una guerra economica sia contro le nostre imprese vittime di concorrenza sleale, sia contro i nostri lavoratori che subiscono la delocalizzazione e un mancato adeguamento dei salari all’inflazione, che sono gli stessi fin dagli anni 90, nonostante un’inflazione artificiale creata ad hoc prima dalle politiche economiche della Banca Centrale Europea e poi dalle assurde sanzioni varate dalla Commissione Europea” – ha affermato il Leader di Italia Unita, al cui appello si sono uniti Ancora Italia e Ignis che hanno organizzato insieme la manifestazione di domani. Insieme a loro hanno annunciato la partecipazione anche 23 associazioni africane.
Comunicato Stampa
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