“Il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore”: così Marx, nel 1847, aveva icasticamente definito l’epoca del capitale, senza spingersi, dai bordi della sua epoca, a prevedere l’avvento di figure iperboliche della mercificazione come l’“utero in affitto” e la “banca del seme”.
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