Elon Musk ha recentemente tuonato contro Wikipedia, quella che viene forse impropriamente definita la “libera enciclopedia della rete”. Il multimilionario transumanista statunitense ha infatti asserito che Wikipedia non è affatto neutra e che anzi propugna una visione del mondo ben definita, quella liberal-progressista della sinistra fucsia, che già da tempo qualifichiamo come sinistrash. Ci pare di poter dire che, in questo caso, il milionario transumanista abbia perfettamente ragione, precisando naturalmente che anch’egli è parte del mondo neoliberale, sia pure come anomalia alla stregua di Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo. Lo diciamo a beneficio di quanti stoltamente si illudono che il patron di Twitter sia una figura disallineata e magari anche antagonistica rispetto all’ordine egemonico della globalizzazione neo-liberale. Del tutto evidente è il fatto che Wikipedia non è neutra, come pure vorrebbe apparire. Se si considera il modo in cui non di grado vengono riscritte le voci dell’enciclopedia a seconda degli eventi e di come tira il vento, si può ragionevolmente dire che sembra a tutti gli effetti un dispositivo degno di 1984 di Orwell. Schede che improvvisamente spariscono e altre, come ad esempio quella della strage di Odessa, che vengono bellamente riscritte in funzione dell’ordine dominante. Più che delibera enciclopedia del sapere bisognerebbe allora parlare di enciclopedia del sapere funzionale all’ordine delle classi dominanti nel quadro della globalizzazione neoliberale. Insomma, da qualsiasi prospettiva noi la guardiamo, Wikipedia risulta essere uno strumento piegato al discorso dominante dei gruppi dominanti, svolgendo dunque la parte di puntello ideologico della globalizzazione turbocapitalistica e arcobalenica. Insomma, si scrive Wikipedia ma si legge Wokepedia.

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