"Io sono come qualcosa di mezzo tra Dio e il niente, o sono così collocato tra il sommo essere e il non essere, che, in quanto sono creato dal sommo ente, non c’è niente in me, per cui io sia ingannato o indotto in errore; ma in quanto partecipo in qualche modo anche del nulla, oppure del non-ente, e cioè in quanto io stesso non sono il sommo ente, e mi mancano quindi moltissime cose, non c’è da stupirsi che io mi inganni".
(R. Descartes, "Meditazioni metafisiche")