Colpo di scena in Francia. Marine Le Pen, contro ogni aspettativa, ha fatto un flop clamoroso alle elezioni francesi. È invece, in modo del tutto inatteso, la gauche a trionfare, con il capo de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. Il quale ora rivendica il governo: “Siamo pronti, Macron riconosca la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”. Emmanuel Macron e la sua maggioranza uscente non crollano, come invece si era da più parti previsto. Al contrario, si posizionano addirittura davanti al Rassemblement National di Le Pen, la quale figura dunque come la grande sconfitta dopo la conventio ad excludendum stabilita nei giorni scorsi contro di lei. Apprendiamo che il Nuovo Fronte Popolare avrebbe tra i 180 e i 215 seggi. Sarebbe dunque distante dai 289 seggi necessari per la maggioranza assoluta. Il blocco di centro macroniano, con 150-180 seggi, non intende instaurare alcuna alleanza che comprenda Mélenchon e i suoi uomini. Emerge dunque limpidamente un triplice fatto da non trascurare: anzitutto, la Le Pen è sconfitta, benché sembrasse essere destinata a trionfare dopo il grande risultato delle europee. In secondo luogo, anche Macron non può certo dirsi trionfante: come usa dire, se Atene piange, Sparta non ride. I francesi con tutta evidenza non vogliono la guerra a cui pare voglia condurli Macron. In terzo luogo, la grande sorpresa è la sinistra, che ottiene un risultato straordinario. Non dimentichiamo, a questo riguardo, che la sinistra di Mélenchon, che pure si era indegnamente alleata a Macron pur di sconfiggere dalle Pen, ha posizioni decisamente diverse rispetto al prodotto in vitro dei Rothschild Macron sul tema socioeconomico, sulla questione bellica e sul problema palestinese. Dunque si può ben dire che in Francia la situazione sia più complicata del previsto. E vedremo ora cosa accadrà.
(Visualizzazioni 14 > oggi 1)