“Cade il governo Barnier, la Francia precipita nel caos”. Così titola ansa.it. In terra gallica, infatti, si è registrata la mozione di sfiducia della gauche votata anche dal partito di Le Pen. Dunque si è verificato, sia pure tardivamente, quello che avevamo detto a suo tempo, allorché vi furono le elezioni in Francia. L’estrema destra della Le Pen e l’estrema sinistra di Melenchon, se ancora vogliamo utilizzare queste categorie tolemaiche della politica, si sono unite per mettere all’angolo Emmanuel Macron, presidente liberale e atlantista, prodotto in vitro dei Rothschild. Se si fossero uniti al tempo delle elezioni, gli avrebbero direttamente impedito di andare al potere, come invece è sciaguratamente accaduto. Adesso comunque il fronte contro Macron prende corpo e fa cadere il governo, meglio tardi che mai. Il fabula docet, da cui tutta l’Europa avrebbe da imparare, è che oggi il nemico principale è il liberalismo atlantista, semplice copertura politica della plutocrazia finanziaria dominante a base imperialistica. Per questa ragione, diventa più che mai di vitale importanza compiere la rivoluzione copernicana della politica e abbandonare le categorie tolemaiche di destra e sinistra per approdare alla comprensione dell’unica vera dicotomia oggi vigente, quella tra l’alto della plutocrazia liberista e il basso delle masse popolari oppresse: occorre costituire un fronte unitario per la sovranità nazionale democratica contro i processi di sovranazionalizzazione capitalistica, rivendicando la centralità della sovranità popolare e l’esigenza di una indipendenza dell’Europa tutta dall’imperialismo di Washington al quale ad oggi è totalmente sottomessa. Chi si ostina a ragionare con le categorie tolemaiche di destra e sinistra risulta soltanto uno strumento funzionale alla tenuta dell’ordine dominante, poiché dal conflitto permanente di destra e sinistra esce rafforzato e vincente sempre solo il fronte liberalatlantista, la grosse Koalition turbocapitalistica.

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Di admin