“Torna in prigione il blogger anti-Putin Navalny” (La Stampa). Per i padroni del discorso, servilmente atlantisti fino al midollo, è come se nella Russia di Putin, nella Cuba del fu Fidel e in tutti gli eroici governi non allineati vi fossero solo bloggers perseguitati e nemici dell’ordine costituito. Per tali pagliacci a guinzaglio corto, è come se non vi fosse nemmeno un sostenitore di Putin in Russia e di Fidel a Cuba.
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