Quello che emerge limpidamente dagli ultimi anni di gestione governamentale e zootecnica dell’umanità è che il nostro popolo merita di rimanere in eterno a cantare sui balconi con ebete euforia, mentre i predoni della finanza e i cinici squali del capitale gli portano via tutto. La caverna di Platone, con i suoi schiavi felici delle proprie catene, continua a gettare luce sul nostro miserrimo presente.
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