«Oggi la classe ‘nazionale’ è il proletariato, è la moltitudine degli operai e contadini, dei lavoratori italiani, che non possono permettere il disgregamento della nazione, perché la unità dello Stato è la forma dell’organizzazione di produzione e di scambio costruito sul lavoro italiano, è il patrimonio di ricchezza sociale che i proletari vogliono portare nell’Internazionale comunista. Solo lo Stato proletario, la dittatura proletaria, può oggi arrestare il processo di dissoluzione dell’unità nazionale, perché è l’unico potere reale che possa costringere i borghesi faziosi a non turbare l’ordine pubblico, imponendo loro di lavorare, se vogliono mangiare». (ANTONIO GRAMSCI)
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