“Né anche il conoscere si può considerare una semplice passività dello spirito: il quale, se fosse, per un momento, passivo, cesserebbe per ciò solo di essere spirito, per diventare un qualsiasi ente materiale, che non si modifica se non per l’azione esercitata su di esso da altri enti materiali. Lo spirito che conosce è invece lo spirito autore della propria conoscenza”. (G. Gentile, "I fondamenti della filosofia del diritto")