Come sappiamo, alla fine Biden si è ritirato e ha ceduto il testimone alla sprezzante vestale arcobalenica Kamala Harris. Subito è arrivato un attestato di supporto o, come direbbero gli anglofoni, un endorsement da parte della famiglia globalcapitalista dei Soros. Infatti, su X o Twitter che dir si voglia è comparso un cinguettio di Alex Soros – figlio dell’apolide della finanza George – che mostrava una sua foto insieme alla Harris e sosteneva l’esigenza di supportarla per battere Trump. Se ne inferisce che parte della finanza apolide e della classe capitalistica transnazionale sta dalla parte della Harris, la quale a sua volta, come già abbiamo precedentemente ricordato, si pone in perfetta continuità con la sciagurata linea di Biden. Tant’è che ella, in questi giorni, non ha mancato di sottolineare che quel che ha fatto Biden come presidente non ha precedenti nella storia: cosa che in parte è vera, ma non certo nel senso positivo inteso dalla signora Harris. Infatti l’arcobalenico e vegliardo Biden ha compiuto nefandezze senza precedenti, soprattutto sul piano dei rapporti internazionali, propiziando senza misura la guerra contro la Russia di Putin e utilizzando l’Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato, come marionetta in funzione dell’imperialismo statunitense. Non è una novità che i Soros appoggino con solerzia il partito democratico e le sue sciagurate posizioni liberal-progressiste, che trovano la propria più efficace immagine nei missili imperialistici di colore arcobaleno. Toto genere sorosiana è l’idea della openness e della decostruzione liberal-progressista della famiglia e del vecchio ordine simbolico borghese e proletario, sostituito dal nuovo ordine transumanista e transgenderista di completamento del nuovo capitalismo liquido e deregolamentato; rispetto al quale Donald Trump, che pure è egualmente parte dell’ordine capitalistico, appare un’anomalia o anche un rigurgito del passato, dunque come un nemico. Per il nuovo spirito del capitalismo sorosiano, infatti, il nemico non è soltanto il vecchio socialismo ormai latitante e nemmeno solo tutto ciò che appartenga alla tradizione. Il nemico è anche, ugualmente, ogni figura del vecchio capitalismo borghese e nazionale, quale si incarna nel profilo di Donald Trump.

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Di admin