È stata diffusa la notizia dai principali e più venduti quotidiani nazionali ed europei: il guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, ha messo al bando la chiesa ortodossa in quanto vicina alla Russia di Putin. A dire il vero, la notizia non ci sorprende nemmeno coi molto, se si considera che le persecuzioni del guitto contro la chiesa ortodossa erano note da tempo ed erano state peraltro ammesse apertamente dagli stessi araldi del nuovo ordine mentale di completamento del nuovo ordine mondiale liberal-atlantista. Si impone però una riflessione seria e disincantata: come si fa ancora a sostenere che il guitto rappresenti la battaglia per la libertà, i diritti e la democrazia? In questi ormai due anni e mezzo di conflitto, l’abbiamo visto porre in essere il canale unico televisivo, limitare fortemente i partiti di opposizione (con buona pace del clero giornalistico, deve evidentemente esserci anche un’opposizione al guitto in Ucraina), e ora, dulcis in fundo, mettere al bando la chiesa ortodossa. È davvero questo il modello di libertà, democrazia e difesa dei diritti per il quale l’occidente, anzi l’uccidente, si sta prodigando in ogni modo? Si torna sempre da capo al medesimo punto, sul quale abbiamo già molteplici volte insistito: questa non è la guerra difensiva dell’Ucraina rispetto all’aggressione della perfida Russia; si tratta, invece, della guerra che la Nato e l’uccidente liberal-atlantista stanno conducendo mediante l’Ucraina – usata in guisa di testa d’ariete – contro la Russia di Putin, la cui colpa inespiabile, agli occhi della civiltà dell’hamburger, sta nel non piegarsi al nuovo ordine mondiale liberal-atlantista e, di più, nel porsi come fortilizio del nuovo mondo multipolare sottratto alla presa mortifera della anglobalizzazione imperialistica. Il guitto non è un eroe e non è nemmeno il paladino della libertà: è semplicemente una marionetta senza dignità, agitata da Washington in funzione bellica, con l’obiettivo di accerchiare la Russia e di farla cadere.
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