Riflettevo tra me e me. Chissà Ippocrate e Galeno cosa avrebbero detto di un morbo che, in quanto “asintomatici” (cioè “portatori sani”), a rigore non abbiamo: e che, tuttavia, possiamo trasmettere a chi, sottopostosi al sempre laudando siero benedetto, dovrebbe esserne ragionevolmente immune.
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