Socrate

Ormai il pontefice non ha più alcun argomento teologico rivolto alla trascendenza. Si limita da tempo a dispensare consigli pratici di pura amministrazione. E’ quella che possiamo a tutti gli effetti definire la fede low cost di Papa Bergoglio.

Eccola la differenza decisiva tra lui e Papa Ratzinger: Ratzinger era un teologo e filosofo di prim’ordine, egli teologizzava discutendo criticamente le tesi di Agostino e Tommaso d’Aquino. Provava ad affrontare il nichilismo in cui è precipitato l’occidente provando a rifondare la certezza della fede sul fondamento della tradizione.

Egli in sostanza fu l’ultimo pontefice che tentò davvero di svolgere il ruolo di pontefice.

Papa Bergoglio ci pone ben altra concezione: egli infatti è il primo pontefice che dimostra il pieno cedimento al nichilismo dei mercati. Non c’è nella sua teologia alcun riferimento al sacro e al divino, la sua è una teologia immanentistica e aperta soltanto al mondo. Che di fatto si è arresa ai mercati ed è divenuta una pura continuazione del loro verbo.

La sua fede low cost emerge da un particolare aspetto: il fatto che sostiene che ciascuno possa essere un perfetto consumatore e un perfetto cristiano. Non è più richiesto al cristiano alcuno sforzo per andare oltre.





Citazioni

"Se dunque il naufragio, a cui io mi abbandono a piacere, è solo il nulla vuoto, allora il naufragio che mi coglie, quando ho fatto veramente di tutto per evitarlo, bisogna che non sia solo naufragio. Allo stesso modo, io sperimento l’essere quando nella sfera dell’esserci ho fatto quello che potevo per difendermi; e analogamente, quando, come esistenza, rispondo completamente di me, e da me tutto esigo, ma non posso sperimentare l’essere quando, nella coscienza della mia nullità di creatura di fronte alla Trascendenza, mi abbandono alla caducità propria dell’essere creatura". (K. Jaspers, "Metafisica")







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