E adesso Giorgia Meloni, presidente del Consiglio della Destra bluette neoliberale, filobancaria e ultra-atlantista, si inventa la risibile categoria di “patriottismo occidentale”: la Meloni ha infatti recentemente sostenuto di aver aderito con entusiasmo al “patriottismo occidentale”. Ma che cos’è, di grazia, il patriottismo occidentale? L’occidente non è una patria, ma è semmai una cultura o meglio ancora una civiltà, rispetto alla quale l’odierno uccidente liberal-atlantista si pone come diretta antitesi. I missili democratici e le bombe intelligenti di Washington non sono forse la negazione della civiltà occidentale da Platone a Benedetto Croce, da Aristotele a Kant? Chi veramente ami l’occidente e la sua storia deve oggi opporsi all’uccidente liberal-atlantista, proprio come chi realmente ami l’Europa deve contestare radicalmente l’Unione Europea, che dell’Europa è sciagurata negazione. La verità è che quella di patriottismo occidentale figura a tutti gli effetti come una categoria proditoria e vacua, buona soltanto a giustificare l’imperialismo di Washington, celebrato goffamente come patriottismo dell’occidente. Il vero patriottismo difende la propria terra e insieme il diritto delle terre altrui a esistere, esattamente l’opposto di quel che fa l’imperialismo occidentale odierno. Si tratta oltretutto della carta truccata grazie alla quale Giorgia Meloni può disinvoltamente rinnegare il patriottismo italiano per aderire all’imperialismo di Washington, che del patriottismo italiano – va detto – rappresenta l’opposizione diretta. D’altro canto, lo sappiamo molto bene: Giorgia Meloni ha già da tempo rinnegato ogni patriottismo, poiché il suo figura sotto ogni riguardo come un governo piegato vergognosamente ai diktat di Washington, di Bruxelles e dei mercati cosmopoliti. Il vero patriottismo italiano dovrebbe porre al centro l’interesse nazionale e contestare incondizionatamente l’imperialismo di Washington, il quale nega a un tempo il diritto a esistere delle patrie altrui e l’interesse nazionale italiano. Basti tra l’altro ricordare il caso delle infami sanzioni alla Russia, fatte su pressione di Washington e tali da danneggiare il sanzionante, cioè l’Italia, ben più del sanzionato, cioè la Russia. Il patriottismo italiano dovrebbe portare l’Italia su posizioni fedeli alla propria costituzione, e dunque al ripudio della guerra, ma poi anche alla ricerca del proprio interesse nazionale, che prevede rapporti buoni sia con la Russia sia con la Cina. Già questo basta a intendere in che senso e su che basi il cosiddetto patriottismo occidentale serva soltanto a giustificare l’abbandono di ogni residuo patriottismo nazionale italiano, peraltro aderendo allo scellerato progetto della globalizzazione americanocentrica e del suo imperialismo efferato.

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