Si è avverata la profezia del senatore Gianni Agnelli, esponente di punta della classe dominante: il quale previde un tempo a venire, in cui, per attuare riforme di destra (a beneficio del capitale), ci si sarebbe dovuti rivolgere alle sinistre. Tale fu, in effetti, l’orizzonte degli anni Ottanta e – soprattutto – Novanta, in cui tutte le conquiste principali del capitale e della sua classe avvennero, appunto, grazie a governi di una sinistra sempre più spiccatamente market-friendly, atlantista, privatizzatrice e nemica del polo dominato. E questo secondo una linea che sarebbe, poi, paradossalmente culminata, tra il 2015 e il 2019, nella vocazione apertamente “demofobica” dell’area sinistra in quanto tale: la quale avrebbe occultato, dietro la categoria del pericoloso – e non meglio definito – “populismo”, la propria idiosincrasia verso la massa nazionale-popolare, che pure costituiva, ai tempi di Gramsci e Togliatti, il suo naturale punto di riferimento politico e culturale.


Citazioni

"Se tutto ciò di cui si ha bisogno per lo studio del ragionamento razionale è già stato indagato attentamente e nel modo migliore dagli antichi [filosofi], è opportuno che avidamente ne prendiamo in mano i libri e approfonditamente ne esaminiamo le opinioni. […] E ciò che costoro hanno detto di conforme alla verità, lo accetteremo con gioia e gliene saremo grati; mentre ciò che hanno detto di difforme alla verità, lo evidenzieremo e ne diffideremo, pur perdonandoli per l’errore commesso". (Averroè, "Il trattato decisivo sull’accordo della filosofia con la religione")







(Visualizzazioni 23.774 > oggi 1)

Di admin