La situazione diventa ogni giorno più tragica e, insieme, meno seria. A contribuire a renderla tale è oltretutto il contegno surreale delle sinistre fucsia di completamento della globalizzazione neoliberale. Esse ormai appaiono a tal punto funzionali al potere dominante, da fare apparire, se mai è possibile, le destre stesse come accessorie e superflue. Proprio in questo risiede una delle novità più tremende degli ultimi 30 anni della politica in Europa: la sinistra, che fu la parte della sacrosanta rivolta del basso contro il potere, si è ridefinita rapidamente come raddoppiamento della destra stessa nella difesa dello status quo. Lo stiamo vedendo ad esempio in Francia in questi giorni, con la new left che, per contrastare l’inesistente pericolo del ritorno del fascismo, supporta apertamente il realissimo pericolo del liberismo imperialistico di Macron. In tal maniera, la società della violenza economica e del classismo viene innalzata a “democrazia” da difendere dal ritorno dell’inesistente fascismo, per fortuna morto e sepolto da più di 70 anni. Su che basi per la sinistra fucsia gallica Macron sarebbe meno “pericoloso” della Le Pen, dato che lui più di lei vuole la guerra e il mercato sovrano? In Italia la situazione appare non meno surreale. Abbiamo visto nei giorni scorsi Elly Schlein e Alessandro Zan che ballavano scatenati sulle note postmoderne di Maracaibo, sui carri arcobaleno, in mezzo a parrucche fucsia, corpi ignudi e donne camuffate da uomini. Come se non bastasse, il partitino della new left di Fratoianni – quello che, per intenderci, ha fatto eleggere prima Soumahoro e poi la Salis – ha rilanciato in questi giorni la proposta del carcere per chi commette ecocidio, cioè danni gravi a nocumento dell’ambiente. Se le studiano davvero tutte per non occuparsi dei lavoratori e del conflitto di classe, anche perché la new left, non meno della destra, sta ormai da tempo dalla parte della classe dominante transnazionale. Puntano sull’antifascismo in assenza di fascismo, sulla economia verde padronale e sui capricci arcobaleno di consumo per ceti possidenti. Tutto questo, come dicevo in apertura, è inevitabilmente tragico, senza tuttavia riuscire a essere serio. E la categoria che meglio inquadra questa costellazione di fenomeni è quella della sinistrash, ossia il divenire trash di una forza politica un tempo – con Gramsci e Togliatti- seria e massimamente stimabile.
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