La democraticissima UE, autoproclamato tempio della libertà, fa sapere che chiuderà X in Europa, se non comincerà a praticare la censura voluta da Bruxelles. Così su “Repubblica”, rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolita: «’Se Musk non si adegua alle nostre leggi, l’Unione chiuderà X in Europa’. Ecco la posta in gioco nello scontro tra il magnate del tech e Bruxelles». Molto chiaro il concetto. Se Musk non si adegua, cioè se non fa valere le misure censorie volute da Bruxelles e orwellianamente ridefinite come “lotta alle fake news”, la UE è pronta a chiudere i rubinetti di X in Europa, di fatto censurando la piattaforma. L’occidente, che pavlovianamente ripete che la Russia e la Cina censurano la libertà di espressione, è poi la prima a farlo. Con ciò rivela pienamente come l’ordine neoliberale, che pure mobilita a piè sospinto la parola libertà, sia nemico non soltanto dei diritti sociali e del lavoro, come è evidente, ma sempre più anche delle libertà individuali e financo della libertà di espressione. Dovrebbe essere chiaro a tutti che dietro la fantomatica lotta contro le fake news si nasconde semplicemente la battaglia contro ogni narrazione e ogni visione del mondo disallineata rispetto al pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto di completamento dei rapporti di forza global-capitalistici. Ogni visione variamente critica rispetto alla globalizzazione neoliberale promossa urbi et orbi dall’uccidente a trazione atlantista viene equiparata al terrapiattismo e liquidata come fake news. Elon Musk finora si è fermamente opposto a questo orrore indegno ma adesso l’Unione Europea prova a metterlo con le spalle al muro.

(Visualizzazioni 3 > oggi 1)

Di admin