Socrate verità, rivoluzione, filosofia







Accade, quasi senza che ce ne accorgiamo, che anche le verità più ovvie vengono sanzionate e nessuno ha più il coraggio di pronunciarle.

Chi ha, infatti, oggi il coraggio di dire che il vero totalitarismo è oggi quello della finanza e dell’Unione Europea? Chi osa incorrere nello psicoreato del dire apertamente che l’utero in affitto è un’offesa alla dignità del genere umano? Chi, ancora, ha l’ardire di rammentare che ci vogliono dosi massicce di Stato sovrano per limitare lo strapotere dell’economia e difendere i diritti dei più deboli? La stragrande maggioranza di noi, ne sono certo, pensa queste e analoghe cose: ma ha paura ad affermarle apertamente. Alla situazione paiono potersi applicare le parole dei “Promessi sposi” riferite alla vicenda degli untori: “il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune” (cap. XXXII).





Citazioni

"Un uomo che vuole, comanda a qualche cosa, in sé, che obbedisce o alla cui obbedienza egli crede. Ma si consideri l’essenza più peculiare della volontà, quella cosa così complessa che il volgo chiama con una parola: se in un certo caso succede che noi siamo nello stesso tempo colui che comanda e colui che obbedisce, obbedendo noi avremo l’impressione di sentirci costretti, oppressi, spinti a resistere, mossi, impressioni che seguono immediatamente la volizione; ma nella misura in cui noi abbiamo l’abitudine di fare astrazione di questo dualismo, di lasciarci ingannare grazie al concetto sintetico di “io”, una catena di conclusioni sbagliate e di false valutazioni della volontà stessa si aggancia al volere, cosicché chi vuole crede in buona fede che il volere basti all’azione". (F. Nietzsche “Al di là del bene e del male”)

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