"In un’epoca in cui anche l’ultimo angolo del globo terrestre è stato conquistato dalla tecnica ed è diventato economicamente sfruttabile, in cui qualunque evento in qualsiasi luogo e momento è divenuto rapidamente accessibile, in cui si può ‘vivere’ nel medesimo tempo un attentato in Francia contro un monarca e un concerto sinfonico a Tokyo, in cui il tempo non è più che velocità, istantaneità e simultaneità, mentre il tempo come storicità autentica è del tutto scomparso dalla realtà di qualsiasi popolo; in un’epoca in cui un pugile è considerato un eroe nazionale, in cui i milioni di uomini delle adunate di massa costituiscono un trionfo; allora, proprio allora, l’interrogativo: a che scopo? dove? e poi? continuamente ci si ripresenta come uno spettro, al di sopra di tutta questa stregoneria".
(M. Heidegger, "Introduzione alla metafisica")