Emma Bonino: “imperativo integrare e dare lavoro a 500.000 migranti”. Non a 500.000 disoccupati, migranti o autoctoni che siano. Perché proprio migranti? Per spirito filantropico? Non credo. La verità è che la forza lavoro migrante è l’ideale per il capitale: costa meno, non ha coscienza di classe, non rivendica, è disposta a tutto. Per questo, solo per questo, stiamo assistendo alla terzomondializzazione dell’Europa, pronta a trasformarsi in un’immensa colonia tra le tante. Il tutto occultato con l’usuale vernice mondialista della retorica integrazionista: si scrive “accoglienza”, si legge “sfruttamento”. Sfruttamento capitalistico del lavoro umano, con annesso annichilimento della dignità dell’uomo.